MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA
Piazza Repubblica, 51 – 41030 Bastiglia (Modena)Tel: 059 800 911 | mail: museo@comune.bastiglia.mo.it
Nel 1977 il Comune di Bastiglia istituisce il Museo della Civiltà Contadina, che avrà sede nello storico edificio di piazza Repubblica, “al fine di un accrescimento culturale della popolazione e in particolar modo dei giovani”, raccogliendo e preservando “testimonianze della storia di Bastiglia e in particolar modo della civiltà contadina, quali documenti, strumenti di lavoro, prodotti dell’artigianato… reperite e acquisite dall’Amministrazione comunale grazie alla ricerca di cittadini interessati allo studio delle storia e della tradizione del paese” (Deliberazione del Consiglio Comunale n. 108/1972).
Nel 2012 l’attività del Museo si è interrotta a causa del sisma prima e successivamente dell’alluvione nell’anno 2014; nel 2018 furono completati i lavori di recupero architettonico e nel 2021 venne inaugurato il nuovo percorso espositivo, realizzato in collaborazione con il Museo civico di Modena.
Il nuovo allestimento del MUC - Museo della Civiltà contadina di Bastiglia si prefigge di raccontare il mondo rurale della media e bassa pianura modenese nella prima metà del Novecento, ma intende fare emergere anche la storia del suo territorio, quale risorsa identitaria della comunità.
La visita parte dal giardino del museo, la cui peculiarità è la presenza di piante autoctone, quali peri, filari di vite, cespugli di rosa canina e di biancospino, alberi di salice piangente, alberi celtis. Questo grazie alla collaborazione con un botanico del luogo, che ha curato la predisposizione delle differenti colture valorizzando quelle del territorio emiliano.
Una volta conclusa la visita del giardino, si entra nell’edificio, per cominciare il viaggio a ritroso nel tempo, nella civiltà contadina della pre-industrializzazione. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, in cui ai reperti si affiancano fotografie corredate di didascalie e video con i racconti delle testimonianze dirette di chi quel mondo lo ha vissuto in prima persona.
Le sezioni in cui è articolata l’esposizione sono le seguenti:
- Al piano terra:
- terre d’acqua
- la famiglia contadina
- coltivare la terra – aratura
- la semina
- la mietitura – trebbiatura
- la pulitura dei cereali
- l’allevamento – la stalla
- la vite
- la vendemmia - pigiatura e la cantina
- il vino
- Al primo piano:
- il caseificio
- la macellazione del maiale
- il falegname
- i mestieri ambulanti
- la cucina/focolare
- la condizione femminile/filatura e tessitura
- dalla nascita alla morte
- vita sociale e religiosa
Al termine del percorso espositivo, nella sala civica “Tullio Ferrari” il visitatore può assistere alla proiezione di filmati che sviluppano approfondimenti specifici sui temi significativi che non trovano spazio nell’allestimento a causa dell’esiguità degli spazi disponibili e contribuiscono a mantenere la continuità della visita e la corretta ambientazione. Il primo di tali filmati, “E' arrivata la luce elettrica” di Paolo Berni, è un cortometraggio nel quale si intrecciano storie sulla vita delle famiglie contadine nell'area modenese tra le due guerre. Recitato in dialetto da attori non professionisti (con sottotitoli), fu realizzato diversi anni fa con oggetti di scena prestati proprio dal Museo di Bastiglia. Il secondo filmato, realizzato in collaborazione con l'Istituto Storico di Modena, tratta nello specifico delle condizioni di vita dei ceti popolari e delle trasformazioni avvenute nel mondo del lavoro, attraverso le lotte bracciantili e lo sviluppo del movimento dei lavoratori.